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i divoratori 169


Soltanto quando l’ebbe veduta al sicuro, nel giardino dell’albergo, tornò indietro.

— Povera creaturina! — disse tra sè. — Chi sa, chi sa dove l’ho già veduta?


Aldo comparve nell’Hôtel mezz’ora dopo, ed entrò nella camera di Nancy armato di spiegazioni diplomatiche e persuasive. Ma Nancy era in ginocchio vicino al letto di Anne-Marie, colla faccia nascosta nella zanzariera, e non si mosse al suo arrivo.

— Ma via, Nancy, che cos’hai?

— Ti prego di non svegliare la piccola! — disse lei a bassa voce.

— Ma ti voglio dire...

— Zitto! — disse Nancy con un dito sul labbro e gli occhi fissi sulla figuretta dormente di Anne-Marie.

— Vieni in camera mia; devo parlarti, — disse Aldo.

— No, — disse Nancy.

— ... Ma devo pur spiegarti...

— Zitto! — ripetè Nancy.

Poi sedette accanto al letto della sua bambina, e nascose di nuovo il capo nella zanzariera.

Aldo stette per qualche tempo a guardarla; poi girellò per la camera. La chiamò per nome due o tre volte, ma ella non si mosse. Allora Aldo se ne andò al suo abbaino, profondamente offeso.

IV.

La mattina seguente Aldo s’alzò presto e uscì a comperare una bambola per Anne-Marie... Gli parve che la situazione lo richiedesse. Andò alla Condamine, dove i negozi sono meno cari.