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120 annie vivanti


XVI.

Vieni, amor mio, vieni: è levato il sole,
E la fiorita via ride e ci attende.
Quanta luce nel cielo! e quanto azzurro
Negli occhi nostri fluttua e risplende.
Oh vieni, andrem di nuova sorte in traccia.
Tu del tuo genio, ed io di te sarò.
Tu mi sorreggerai fra le tue braccia,
Io col sorriso ti conforterò!

Se avremo fame, correremo in cerca
Di selvatici frutti per la via.
Si dormirà sotto alle stelle blande
Colla tua bocca sulla bocca mia.
Ed al meriggio farem sosta all’ombra
Di misteriosi giganteschi fior;
Tu colla testa sulle mie ginocchia
Sognerai l’avvenire, ed io l’amor.

Colla mia man sfiorandoti i capelli
D’antichi eroi ti ridirò la storia
Vedrò destarsi nella tua pupilla
L’ardor della battaglia e della gloria.
La tua pupilla bruna ed indolente
Vedrò di negre fiamme sfolgorar.
E forte e battagliero e prepotente
Lo spirto sorgerà, pronto a pugnar!