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venisse intrapreso dal medesimo Principe Cardinale, quando Monsignor Goria l’havesse assistito col prudentissimo suo sapere; per il che il Serenissimo Duca sommamente gradì l’elettione di lui per Auditore dell’istesso Principe, come che col provido suo intender, ed accorte maniere, fosse per risolver ogni qual’incontro di difficoltà, che ricerchi l’humana finezza per l’attese speditioni.

Per tanto il Divin volere, ch’in quei tempi dispose l’estremo vivere di Monsignor Gio: Stefano Ferrero Vescovo di Vercelli, diede giontamente felice apertura all’istesso Duca CARLO EMANUELE, & a’ Serenissimi suoi Figli di maggiormente publicare i meriti di Monsignor Goria, posciache attesi i suoi lodevoli Operati, e nobili maniere di già sperimentate a piena sodisfattione de’ medesimi Principi, ed’ universal ammiratione, parve al Duca stesso cosa molto spediente, e di tutto proposito il compensare la mancanza di Monsignor Vescovo Ferrero da questa mortal vita, ed assieme consolar i Popoli della Città, e proveder alla Chiesa di Vercelli, col designare Monsignor Goria per Vescovo della medesima Chiesa. In

 
 
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