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questo; uno a ciascuna delle scale per cui si sale dall’uno all’altro balzo, e ciascuno di essi veste e parla ed opera in modo diverso. Ed angeli poi sono le virtù che circondano il carro di Beatrice; angeli le sustanze pie, che fanno coro a lei, che intercedon per Dante quando ella il rimprovera, ed a cui ella volge le parole. E in ciò come nell’amore, è la medesima progressione d’importanza e di bellezza dal principio al fine della Cantica; e tutto quel crescendo d’amore e di angeliche figure, tutto si concentra intorno alla figura principale di Beatrice. Alla quale così quand’anche fosse allora passato il Poeta, ben averebbe potuto passar contento d’avere sciolto il voto: già era detto di lei ciò che non fu detto mai di nessuna.

E qui la fabbrica è forse più bella che non nell’inferno, e certo più nuova e tutta sua. Trovasi il monte isolato del purgatorio nel meridiano e al luogo antipodo di Gerusalemme. Salitìvi i poeti dalla buca rovescia dell’inferno, trovano (invenzione strana forse, ma feconda di bellezze) Catone Uticense sul lembo del