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50 | jeli il pastore. |
da quella campana, non poteva star zitto, come se ognuno di quei razzi che strisciavano sul bujo taciti e lucenti dietro il monte gli sbocciassero dall’anima.
— Mara sarà andata anche lei alla festa di San Giovanni, diceva, perchè ci va tutti gli anni.
E senza curarsi che Alfio, il ragazzo, non rispondesse nulla:
— Tu non sai? ora Mara è alta così, che è più grande di sua madre che l’ha fatta, e quando l’ho rivista non mi pareva vero che fosse proprio quella stessa con cui si andava a cogliere i fichidindia, e a bacchiare le noci.
E si mise a cantare ad alta voce tutte le canzoni che sapeva.
— O Alfio, che dormi? gli gridò quando ebbe finito. Bada che la bianca ti vien sempre dietro, bada!
— No, non dormo! rispose Alfio con voce rauca.
— La vedi la puddara, che sta ad ammiccarci lassù, verso Granvilla, come sparassero dei razzi anche a Santa Domenica? Poco può passare a rom-