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il castello di carimate

salone di ricevimento. Vari errori vennero commessi in questo restauro, che, fatto con minor fretta e con più accurato studio, avrebbe potuto riuscire veramente di eccezionale importanza, ma allora non erano ancora venute alla luce le opere che avrebbero potuto esser di valida guida, a chi soprassedette alla direzione di simili restauri, i quali erano assai trascurati. Ad ogni modo il conte Bernardo, che da non breve tempo attende, da solo, all'opera di miglioramento, ha già riparato a molti degli errori lamentati, sia nell'interno che all'esterno e si può dire che ormai poco manca al compimento del ristauro. Il castello di Carimate, di forma rettangolare, è alto quindici metri, ne misura cinquantacinque di lunghezza, e trentuno e mezzo di larghezza, verso gli spalti; trentotto e sessanta di lunghezza e ventidue e mezzo di larghezza, nella corte d'onore – ornata di cimeli e arricchita all'intorno d'un largo ballatoio, sostenuto da mensole e contromensole, tutte antiche, e intagliate. Il ballatoio, coperto da tetto, soffittato, spazioso, è decorato da affreschi del Campi, che, imitando l'antico, ritrasse i fatti storici più salienti che al Castello si riferiscono. Il tetto del grandioso fabbricato è nascosto dalla merlatura ghibellina, sostenuta da archi, che poggiano su mensole di pietra formanti una specie di galleria aperta.

Tre torri di forma quadrata: una all'ingresso, dove tutt'ora si vedono le traccie d'un ponte levatoio, l'altra all'angolo sud-ovest, dell'altezza di quarantacinque metri,


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