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la villa reale di monza


sala privata. I giardini della R. Villa furono sapientemente ben ordinati sotto la direzione del Cav. Santo Villoresi, successore al torinese Marcellino Roda. Ma chi fece mirabilia di canalizzazioni irrigatrici e spruzzanti sui grandi prati verdi e piante rare, e serre di ananassi e crisantemi giganteschi, fu il Cav. Scolarandis, oggi presso la nuova residenza dei nostri sovrani a Racconigi.

Sono preziosi nel giardino i grandi boschetti di alberi esotici e piante fresche e variate e roccie e grotte congegnate con bell'artificio d'acqua e tuffi e cascate. Il grande laghetto è oltremodo vago e delizioso, con acque limpidissime. Un grazioso tempietto dorico sta sulla ripa più alta, sopra la darsena. Vago ornamento altresì è la torre colle sue rovine in gran parte formate da frammenti antichi raccolti in Milano e nel castello di Trezzo nel 1825, dal vicerè Rainieri. Questi è l'autore della porta gotica coi rottami del Duomo di Milano, fuori l'orto botanico, a mezzodì della Villa Reale e pure della cascina così detta dei cani, nel regio Parco, facendo sfondo pittorico dal palazzo a sinistra.la biblioteca. La facciata di questa palazzina di mattoni a vista con porte e finestre in marmo a sesto acuto è fatta collo spoglio di S. Maria di Brera, opera di Balduccio da Pisa del 1300. Altri frammenti in marmo antico di questa celebre chiesa, divenuta poi museo archeologico della città di Milano, sono ora nel Castello Sforzesco raccolti, e S. M. Umberto lasciò generosamente esportare dal suo parco e villa ben 36 frammenti antichi, per ornare la raccolta archeologica del Castello.

Il parco di Monza, scompartito in viali a varie figure e direzioni, contiene due palazzi o ville interessanti; Mirabello e Mirabel-


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