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villa visconti di saliceto a cernusco sul naviglio

ferro battuto sposati in ricco motivo. La decorazione interna merita uno studio accurato, perchè completa esemplificazione dell'arte decorativa del XVIII secolo. Le alcove nelle stanze da letto sono divise da arcate policentriche sostenute da mensole variamente sagomate e dipinte. Sulla volta della sala da ballo Francesco Fabbrica frescò, nel 1723, con intenzioni tiepolesche, il Trionfo d'Apollo. Un altro frescante, forse Francesco Bianchi, sulla volta lunettata dello scalone addensò le deità olimpiche attorno a Giove.

Il mobiglio ha una stragrande varietà di forme. Sedili tinteggiati in biacca e oro, con dossali di damasco e lampasso a fiorami, mobili panciuti, arcuati, intagliatisalotto di lettura. e intarsiati con maniglie di bronzo, luccicanti candelabri di Venezia e di Boemia, fiorate cornici e caminiere a putti leggiadri. Fra le ceramiche, prevalgono le sassoni e quattro specchi a smeriglio figurano le quattro stagioni. I quadri che adornano la villa appartengono al 1700 quasi tutti. In una cornice dalla corona imperiale sorride il viso forte e giovanile di Maria Teresa in una nuvola di pizzi. Così la dipinse il sassone Raffaele Mengs. Questa è una delle rare opere sue rimaste in Lombardia, e non inferiore all'autoritratto di Brera. Del milanese Biondi è il ritratto del fondatore della villa Giacinto Alario rubicondo e sereno, pronto ai godimenti dello spirito e del ventre. Molti sono i quadri d'animali, dipinti dai due maestri lombardi d'allora, Angelo Maria Crivelli, detto il Crivellone e Francesco Londonio. Un quadro di Bassano Veneto ritrae il conte Alfonso Visconti, e altro dello stesso autore la moglie Gonzaga.

Ora la grandiosa villa, dalla vedova Alari, nata S. Martino della Motta di Torino, fu portata in casa Visconti di Saliceto. Questi signori abitandola buona parte dell'anno sono cordialmente cortesi agli amici visitatori massime se amatori di arte e storia, qui veramente coltivate ed instillate.

(Estratto dalla Memoria: Una villa lombarda del settecento, di Emilio Gussalli).

salone da ballo.