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sostengono le lor opere anche contro le giuste accuse e ragionevoli ammende d'altrui; altri che, per avventura, sono di cuor picciolo, s'empiono de' favorevoli giudizi dati alle loro e, per quelli stessi, non più s'avvanzano a perfezionarle. Ma al Vico le lodi degli uomini grandi ingrandirono l'animo di correggere, supplire ed anco in miglior forma di cangiar questa sua. Così condanna le Annotazioni, le quali per la via niegativa andavano truovando questi Princìpi, perocché quella fa le sue pruove per isconcezze, assurdi, impossibilità, le quali, co' loro brutti aspetti, amareggiano piuttosto che pascono l'intendimento, al quale la via positiva si fa sentire soave, ché gli rappresenta l'acconcio, il convenevole, l'uniforme, che fanno la bellezza del vero, del quale unicamente si diletta e pasce la mente umana. Gli dispiacciono i libri del Diritto universale, perché in quelli dalla mente di Platone ed altri chiari filosofi tentava di scendere nelle menti balorde e scempie degli autori della gentilità, quando doveva tener il cammino tutto contrario; onde ivi prese errore in alquante materie. Nella Scienza nuova prima, se non nelle materie, errò certamente nell'ordine, perché trattò de' princìpi dell'idee divisamente da' princìpi delle lingue, ch'erano per natura tra lor uniti, e pur divisamente dagli uni e dagli altri ragionò del metodo con cui si conducessero le materie di questa Scienza, le quali, con altro metodo, dovevano fil filo uscire da entrambi i detti princìpi: onde vi avvennero molti errori nell'ordine.

Tutto ciò fu nella Scienza nuova seconda emendato. Ma il brevissimo tempo, dentro il qual il Vico fu costretto di meditar e scrivere, quasi sotto il torchio, quest'opera, con un estro quasi fatale, il quale lo strascinò a sì prestamente meditarla ed a scrivere, che l'incominciò la mattina del santo Natale e finì ad ore ventuna della domenica di Pasqua di Resurrezione; - e pure, dopo essersi stampato più della mettà di quest'opera, un ultimo emergente, anco natogli da Venezia, lo costrinse di cangiare quarantatre fogli dello stampato, che contenevano una Novella letteraria (dove intiere e fil filo si rapportavano tutte le lettere e del padre Lodoli e sue d'intorno a cotal affare con