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Dio guardi) di far celebrare i funerali alli signori don Giuseppe Capece e don Carlo di Sangro con pompa proporzionata alla sua reale magnificenza ed al sommo valore de' cavalieri defonti, si è commesso al padre don Benedetto Laudati, priore benedettino, che vi componesse l'orazione funebre, e dovendosi fare gli altri componimenti per le iscrizioni, persuaso dello stile pregiato di Vostra Signoria, ho pensato di commettere al suo approvato ingegno tale materia, assicurandola che, oltre l'onore sarà per conseguire in sì degna opera, mi resterà viva la memoria delle sue nobili fatiche. E desiderando d'essergli utile in qualche suo vantaggio, gli auguro dal cielo tutto il bene. Di Vostra Signoria, molto magnifico signore,

Da questo Palazzo in Napoli, a 11 ottobre 1707 (di propia mano)

affezionato servidore

CONTE DI DAUN»

Così esso vi fece l'iscrizioni, gli emblemi e motti sentenziosi e la relazione di que' funerali, e 'l padre prior Laudati, uomo d'aurei costumi e molto dotto di teologia e di canoni, vi recitò l'orazione, che vanno in un libro figurato in foglio, magnificamente stampato a spese del real erario col titolo: Acta funeris Caroli Sangrii et Iosephi Capycii.

Non passò lungo tempo che, per onorato comando del signor conte Carlo Borromeo viceré, fece l'iscrizioni ne' funerali che nella real cappella si celebrarono per la morte di Giuseppe imperadore.

Quindi l'avversa fortuna volle ferirlo nella stima di letterato; ma, perché non era cosa di sua ragione, tal avversità fruttògli un onore, il qual nemmeno è lecito desiderarsi da suddito sotto la monarchia. Dal signor cardinale Wolfango di Scrotembac, viceré, ne' funerali dell'imperadrice Elionora fu comandato di fare le seguenti iscrizioni, le quali esso concepì con tal condotta che, sceverate, ognuna vi reggesse da sé e, tutte insieme, vi componessero una orazion funerale. Quella che