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fosse stampata nel 1736, vivente il Vico, innanzi al libro del Russo, con lievi varianti provenienti forse dallo stesso Vico.

Ma se, nel render conto di tutto ciò, abbiamo creduto poter procedere per semplici accenni o esempi, reputiamo invece necessario entrare in maggiori particolari circa i mutamenti o supplementi introdotti, tanto nella prima edizione quanto ancora piú in questa, nelle date e negli indirizzi delle lettere che seguono.

VI. — Anepigrafa e senza data. Il Donati (Autografi vichiani cit., p. 77) supplí senz’altro «Napoli, 5 luglio 1710», data d’una lettera del Maioli d’Avitabile al Crescimbeni (presente volume, p. 299), in cui questa del Vico è preannunziata. Ma, poiché il Maioli dice «il sig. Vico... questa sera o l’entrante [settimana] vi scriverá», la lettera potrebbe essere anche del 12 luglio.

XXIII. — Senza data. Ma la lettera accompagnava un esemplare del De uno e del De constantia (settembre 1721) tutto gremito di postille marginali del Vico, il quale, d’altra parte, ricorda nelle Noíae al Diritto universale (giugno 1722) che le «Notae asterisco signatae adscriptae sunt margini codicis qui nunc est in Bibíiolheca serenissimi Eugenii Sabaudiae principisi- Dunque, la lettera è della fine del 1721 o dei primi mesi del ’22.

XXVIII. — Anepigrafa. Ma che sia diretta al Monti si ricava dalle prime righe della lettera xxxvn.

XXIX. — Senza data. S’è accettata quella proposta dal Gentile {Studi vichi ani 2 , p. 214 sgg.).

XXX. — Anche per questa, seguendo il Gentile (1. c.), la data s’è mutata, da «26 deceinbre 1725» stile comune, in «26 decembre 1725 ab Jncarnatione», cioè 1724.

XXXI. — Nell’originale ha la data del 1726: anno che anche qui è da computare ab Jncarnatione, e che perciò è stato corretto in 1725 (cfr. Gentile, 1. c.).

XXXII. — Anepigrafa. Ma che destinatario sia l’Esperti appare dall ’Autobiografia, pp. 62 e 67.

XXXIII. — Nella nostra prima edizione recava la data del 18 novembre 1725. Ma l’autografo, che abbiamo rivisto con la maggiore attenzione, ha chiarissimamente «8bre». E «18 ottobre 1725» riscrisse a sua volta sul dorso Celestino Galiani. Né, tenendo conto che fin dai primi dell’ottobre 1725 il Vico cominciò a ricevere dal tipografo g’i esemplari della Scienza nuova prima (la licenza del Collaterale è del 3 ottobre), ci sembra necessario congetturare che il Vico scrivesse distrattamente «ottobre» invece di «novembre».

XXXV. — Pubblicata dai precedenti editori e nella nostra prima edizione con la data dei 25 novembre 1725, che il Donati (Autografi cit.,