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410e ’I di te acceso Puoti,

altro Rossi splendente quanto l’ostro di Tiro.

Ma que’ che lieta accoglie la Sirena sul lito,

415l’un cui par che ’1 petto aneli

ed a un tempo stesso gieli tutto e bagni di sudore sol la fronte, è ’l Metastasi, pien del tuo divin furore,

420a cui serve or senno ed arte;

l’altro è ’l Marmi teneruzzo.

Venuti anche tra questi son da l’Attica tosca in bel drappel ristretti,

425bei tuoi pregi e diletti,

cento gentili spirti, cinti di lauri e mirti.

È con questi il gran Salvini, il qual presso al nobil Arno 430è un’ intera e pura e dotta

gran colonia d’ Atene, che comanda a cento lingue ed un gran piacer dimostra d’ascoltar l’origin nostra.

435Per onorar tanti pregiati ingegni,

ch’a nozze tanto illustri or fanno onore, mastro divin de l’armonia civile, che tu accordasti con le prime leggi, e, perché son le leggi 440mente d’affetti scevra

la qual qui scende agli uomini dal cielo, le leggi poi stimate don del cielo mastro ti fér de l’armonia celeste; agiati al seno ornai cotesta cetra,

445c’hai finor tócco assiso agiata in grembo.