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Ma ’1 piacer fèro di dolermi sempre

65panni ch’alleggi in parte ’l mio cordoglio, se del mio stato a lamentar mi mena; ond’io, ch’a piú e a piú dolor me ’nvoglio, farò, cantando con suavi tempre, che pel contrario suo poggi mia pena.

70Vita sovra ’l mortai corso serena, moderati piacer, delizie oneste, tesori per valor vero acquistati, onori meritati,

mente tranquilla in abito celeste;

75e, perché piú lo mio dolor s’avanzi,

talché nuli ’altro mai fia che l’agguagli, amor di cui è sol amor mercede, e vicende gentil di fé con fede, venite al tristo pensier mio dinanzi,

80eh’ e’ vi fará sembrar pene e travagli

a lo mio cor, perché di duol trabocchi, si come rossa gemma avanti gli occhi posta talora, egli adivien che facci rassembrar sangue il latte e fiamme i ghiacci.

85Rinfacciatemi or voi, s’unqua potete,

qualche vostro favor, stelle crudeli!

Ite, e ven prego, a ritrovarlo ornai entro quei moti de’ benigni cieli, che ’nfluiscon qua giú gioie men liete.

90Solo ben io da me so che non mai bevvi respir, che non traessi guai.

Deh ! perché da la vita altra beata, stanco da tante alte sciagure e rotto, misero, fui condotto

95a la presente amara e disperata?

Poiché, se mai a’ giorni, a’ mesi, agli anni, c’ ho speso nel dolor, i’ son rivolto, veggio esser nato per mia cruda sorte solo a fiamme, sospir, lagrime e morte.