Pagina:Vico - Autobiografia, carteggio e poesie varie, 1929 - BEIC 1962407.djvu/316

saviduria de V. S. illustrissima se irá instruiendo, ensehando y dirixiendole en la forma que le pareciera mas propria para su cubai desempeno». Ma il Galiani, senza nemmeno accennare a quest’ultimo punto, poco riguardoso pel V., rispose (17 luglio 1731) che la notizia, comunicata «si al detto Vico come a tutti gli altri professori», aveva riempito «gli animi di tutti di una non ordinaria tenera amorevolissima venerazione inverso del nostro regai sovrano, facendosi da ciaschedun di essi a gara applauso al suo reai nome e benedicendosi il Signor Iddio che, qual nuovo benefico sole», s’era «degnato mandarlo in queste nostre terre per riempirci tutti di ogni piú vera e soda felicitá» ; — che siffatto esempio «della reai clemenza inverso de’ letterati» avrebbe «di breve fatto fiorire le scienze in questa regia universitá quanto in ogni altra piú illustre di Europa, attesoché, per la sperienza di tutti i secoli e di tutti i luoghi, si sappia non esservi piú potente stimolo per indurre gli uomini a coltivar con fervore le buone arti quanto il vederle favorite e protette dal proprio sovrano»; — che la guisa piú onorevole per far conoscere ufficialmente al Vico la grazia largitagli dal re sarebbe stata quella di comunicargliela «con dispaccio allo stesso Vico diretto», nel quale gli si dicesse che, «in riguardo della sua dottrina e delle fatiche da lui sofferte in istruire la gioventú per lunga serie di anni», il re lo aveva trascelto come suo storiografo, «con certa fiducia che dalla conosciuta sua abilitá* il nuovo impiego sarebbe stato esercitato «con lode corrispondente all’altre erudite opere da lui giá date alla luce» (delle quali il Galiani accludeva il catalogo pubblicato a p. 92); — e che (in cauda venenum ) nel medesimo dispaccio sarebbe stato bene «dirglisi che soldo la reai clemenza di Sua Maestá pensava assegnargli per un tal impiego». In conformitá ai quali suggerimenti, il Montealegre indirizzò al Vico il dispaccio del 21 luglio 1735 pubblicato a p. 84 del presente volume.

b) A proposito del conferimento della cattedra di rettorica a Gennaro Vico.

Anche questa volta sulla supplica relativa del V. (in questo voi., p. 273) fu domandato il parere di monsignor Celestino Galiani, ch’era allora a Roma e che da Roma rispose tra l’altro (6 gennaio 1741): «Non vi è dubbio, Sacra Maestá, che il supplicante... è benemerito della regia universitá degli studi, alla quale egli colle sue dotte fatiche ha fatto molto onore, e perciò richiede