Pagina:Vico - Autobiografia, carteggio e poesie varie, 1929 - BEIC 1962407.djvu/309

d’onore: perlocché non dubito punto che non eseguirá quanto dice». Il 5 luglio, intanto, giungeva al Vico il diploma della sua aggregazione all’Arcadia (19 giugno), di che — scriveva in pari data l’Avitabile — «ve ne rende vivissime grazie, e questa o l’entrante vi scriverá ringraziandovene a dirittura, e forse egli vi invierá il suo saggio». Ringraziamenti e saggio che, come s’ è visto nel Carteggio, furono inviati il 5 o 12 luglio. Ma non per ciò il Crescimbeni, che non dimenticava il regalo promesso dalla Cantelmo, ormai puerpera, cessava dal premurare l’Avitabile, che gli rispondeva (16 agosto): «Sempre piu incalzo il signor Vico per il consaputo affare, ed egli sempre piú mi disse che la cosa è certa, perché Sua Eccellenza è generosissima, e che, quantunque siasi levata di letto, dee compire con molti che l’han servita per le spese fatte in questo parto. Ho fatto conoscere al signor Vico il suo dovere e l’interesse che voi avete patito per le due aggregazioni (< quella della Cautelino e quella del V.), ed egli m’ ha assicurato che, quando (il che non crede) mancherá la signora duchessa, pagherá lui le due piastre». Ma non ce ne fu bisogno, giacché nelle lettere dell’A citabile, dopo l’annunzio (6 e 13 settembre) dell’invio d’un madrigale latino del V. in morte di Gregorio Messere, chiesto dal Crescimbeni pei Giuochi olivi pici celebrati in Arcadia nell’olimpiade DCXXII (Roma, 1710), appare finalmente la notizia tanto sospirata (20 settembre): «La signora duchessa di Bruzzano è la piú compita dama dell’universo, e, se ha tardato, non ha mancato. Questa matina il signor De Vico, che cordialmente vi riverisce, nt’ha dato l’acchiuso plico e un bellissimo calamaro ed arenario consimile d’argento, che ieri ricevette da detta signora duchessa con ordine di spedirvi l’uno e gli altri». E il 27 settembre: «Il calamaro che vi regala la signora duchessa pesa ongie sette. È diviso in tre pezzi: l’arenario sotto, il calamaro in mezzo e ’l coperchio... sopra. Il detto De Vico, che vi riverisce, me lo consegnò riposto in una veste di pelle». E il 18 ottobre: «Ho goduto che abbiate ricuperato il calamaro..., riuscito di vostra soddisfazione. Ho pregato il signor De Vico... a ringraziar di nuovo a nome vostro la duchessa».—• Poche altre volte il nome del V. ricorre nel carteggio Avitabile-Crescimbeni. Nella medesima lettera del 18 ottobre l’Avitabile sollecita l’aggregazione all’Arcadia di due carissimi amici del V., cioè di Aniello Spaguolo e sopra tutto di Giuseppe Lucina, «non essendo convenevole — soggiunge — che l’abbia io, il detto De Vico ed altri giovani, e non un letterato di