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de Rosa, cappellano maggiore interino per l’assenza del Galiani. — Gaetano Brancone era segretario di Stato per gli affari ecclesiastici, dalla qual segreteria dipendeva la pubblica istruzione. Ma che la nomina di Gennaro Vico si dovesse, piú che ad altro, ai buoni uffici del lontano monsignor Galiani, si scorge agevolmente dalle pp. 306-7 del presente volume.

LXXXV-VI. — Il libro del Serao s’intitola: Lesioni accademiche sulla tarantola o f alati gio di Puglia (Napoli, 1742): un tema che suscitava allora interesse fra molti letterati e corrispondenti del Galiani, per consiglio del quale il Serao attese al suo lavoro.

LXXXVII. — Il Cardinal Troiano d’Acquaviva d’ Aragona (n. ad Atri 20 febbraio 1689, m. a Roma 21 marzo 1747) era ambasciatore della Spagna e delle Due Sicilie presso la corte pontificia (in tale qualitá assunse, circa quel tempo, come scritturale Giacomo Casanova, che discorre a lungo di lui nei Métnoires). Il V., che lo aveva forse conosciuto nel 1736 in occasione d’una sua gita a Napoli e degli onori che gli resero il principe della Scalea, Paolo Mattia Doria e altri studiosi napoletani, gli aveva indubbiamente offerta, in una lettera dispersa, la dedica della terza Scienza nuova , e, avendola l’Acquaviva accettata, lo aveva, in una seconda lettera parimente dispersa, ringraziato, inviandogli nello stesso tempo gli augúri pel Natale del 1743. Da che la presente lettera, pochi giorni dopo d’aver ricevuta la quale (io gennaio 1744), il V. compose la dedica anzidetta, che è il suo ultimo scritto.

LXXXVIII. — Alfonso Crivelli, poi duca di Rocca Imperiale, nacque a Napoli intorno al 1674; s’iscrisse all’Universitá nel r687; si laureò in giurisprudenza il 19 luglio 1691; come appare dalla lettera del V. («Neapolitani Senafits lumen maximum»), nel 1702 era avvocato presso il Sacro Reai Consiglio, di cui nel 1708 fu nominato consigliere; ottenne in anno incerto la piú alta magistratura amministrativa del Regno (la luogotenenza della Camera della Sommaria), da cui si dimise nell’ottobre 1725 per ragioni di salute, divenendo, in cambio, reggente del Collaterale; mori a soli 53 anni

1125 novembre 1727. — Pietro Emilio Guaschi, nato a Napoli il

12settembre 1633, era stato «eletto del Popolo» dal 1674 al 1679, e, protetto dal viceré marchese di Los Velez, aveva, al dir delle cronache cittadine, rubato non poco all’amministrazione del grano. Per questo motivo la «Cittá di Napoli» non gli aveva voluto nel 1679dare il possesso della carica di giudice della Gran Corte della Vicaria, che fini per altro con l’occupare e che conservava ancora