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con dedica autografa del V., dal signor Angelo Marzorati di Roma. E nella Collectio citata del Croce è, parimente con dedica autografa al Galiani, un esemplare postillato della Scienza nuova seconda (i73o).

XXXIV. — La lettera delI’Esperti, a cui il V. risponde, è andata dispersa. — -La «cassetta» è quella di cui si discorre nella lettera precedente: l’invio di essa doveva essere stato preannunziato in un’altra lettera del V. all’Esperti, parimente perduta. — «Sua Eminenza» è il Cardinal Corsini; «don Saverio Mastellone», probabilmente l’avvocato Francesco Mastellone, poi giudice di Vicaria (1731) e commissario di campagna, morto a Napoli nel marzo 1736. — Il V. s’illudeva d’aver dimostrato, mercé la sua interpetrazionc dei due dragoni sprizzanti fiamme nell’insegna del Toson d’oro e dei tre rospi (come si credeva ai suoi tempi) della primitiva arma di Francia ( Scienza nuova prima , libro III, cap. 30), che gli Asburgo e i Borboni avessero un’antichitá «eroica» di ben quattromila anni. — Tra gli esemplari della Scienza nuova prima che dovevano «andar per l’Italia», e pei quali il V. si riprometteva d’ «incomodare appresso» l’Esperti, furono quelli inviati a Venezia, per mezzo di costui, al Porcia, al Lodoli e ad altri. — Da Marcello Filomarino l’Esperti desiderava che sollecitasse il Doria a scrivere pel Porcia la propria Vita letteraria. — Sul Ciccarelli, p. 124. — L’«incomodo», che Nicola Cirillo (cfr. p. 124), a giudizio del V., non avrebbe voluto prendersi «per la sua gloria», era anch’esso relativo all’invito fattogli dal Porcia, per mezzo dell’Esperti, del Ciccarelli e del V., di scrivere la propria autobiografia.

XXXVI. — Principe di Avellino era allora Marino Francesco Marino Caracciolo, gran cancelliere del Regno dal 1674 alla sua morte (1727) e, come tale, capo del Collegio dei dottori. È probabile che la lettera del Ledere al V. fosse consegnata o inviata a esso Caracciolo dal suo secondogenito Ambrogio, che documenti del tempo mostrano dimorante abitualmente a Vienna e sovente viaggiante per l’Europa. — Per gli articoli del Ledere sul Diritto universale , cfr. sopra l’ Appendice all’ Autobiografia. — L’ Indice o, meglio, la Tavola delle volgari tradizioni sta in fine della Scienza nuova prima e ha inizio col ricordo del giudizio di Ledere. — Il pistoiese Carlo Agostino Fabroni, cardinale dal 1706 e morto nel 1727, appare dal carteggio inedito di Celestino Galiani uno dei «barboni» del Sacro Collegio, cioè tra i cardinali ostili a qualsiasi