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Volentieri sentirò qualche cosa della sua sanitá e se l’umor nerveo scorre bene. Frattanto io le auguro ogni felicitá e la prego a favorirmi di qualche suo comando; e, rassegnando a Vostra Signoria illustrissima la mia servitú, mi raffermo, ecc.

Venezia, Santissimo Rosario, 11 dicembre 1734.

LXX

A GIOVANNI BARBA

Ringrazia per T invio dell’opera del Barba sul Metodo delle lingue.

Io rendo grandi grazie a Vostra Signoria illustrissima della vantaggiosa opinione che ha del mio poco merito, maggiori del gentil ufizio passato meco di congratulazione per l’onore che mi ha Sua Maestá compartito di suo storiografo, grandissime per lo prezioso dono da lei fattomi del primo libro d’ intorno all ’Atte e al metodo delle lingue , nel quale propone la magnanima impresa di dare una certa scienza di parlare colto non che emendato in tutte le lingue piú riputate, morte e viventi, e ne ragiona gli apparecchi con uno stile dotto, erudito e saggio, pieno d’ornamento e splendore. Io mi rallegro con la nostra comune patria d’aver dato un ingegno si vasto che abbia preso a trattare cosi grande argomento, che, riputato per sua natura infinito, ha spaventato i dotti ad applicarvi l’attenzione. Confido nella di lei gravitá, che la porterá gloriosamente a fine negli altri due che promette ed io sto ansiosamente attendendo. E, facendole ossequiosa riverenza, mi confermo, ecc.

Napoli, 27 agosto 1735.