Pagina:Vico - Autobiografia, carteggio e poesie varie, 1929 - BEIC 1962407.djvu/213

ragionare con le dame; al contrario, quelli che richiedono nel leggitore molta e varia erudizione e l’obbligano al tormento del molto riflettere e combinare condannano col solo dire che «non s’intendono». L’Inghilterra, incerta nelle religioni ed in un secolo quanto severo nel dettar massime tanto dissoluto nel pratticarle, a tempi propi dá fuori il Locke, il quale si studia stabilire la metafisica della moda e vuole sposare Epicuro con la platonica. Tra’ letterati, la maggior parte di tal fatta che non amano fissarsi nella lettura di libri di meditazione, com’EUa a mio prò disse col signor cardinale, e quindi filologi che non si dilettano che di dizionari e ristretti, quanti pochi deono esser coloro a cui piaccia quest’opera, la cui materia, come dice il signore abbate Odazi per favorirmi, è una vasta disamina delle cose, la pruova è un pensar forte per profondarvi e comprenderle ! Ma consolo le mie lunghe ed aspre fatighe sofferte in mezzo alle tempeste della contraria fortuna e tra le secche della mia povera numerosa famiglia, che l’opera sia piaciuta al sapientissimo signor cardinale Corsini e che stia al coverto della di lui potente protezione. Quindi sono io molto obbligato al signor abbate Odazi per l’interesse che ne dimostra, come a que’ molti savi uomini, che egli le disse sentirne bene.

D’intorno agli essemplari eh’ Ella mi avvisa che io mandassi a’ signori cardinali Davia e Pico, dubito mandarli e tardi e di carta ordinaria; però, se Ella comanda cosi, al suo cenno tosto l’avvierò. Godo che il signor conte di Porcia resterá contento della vita literaria del signor Cirillo. Per quella del signor Doria, il signor don Marcello Filomarino vi si adopererá con tutta efficacia, il quale la riverisce devotamente ed umilia i suoi rispetti a Sua Eminenza Corsini, a cui riverentemente risponde dispiacere ad esso in sommo grado di differire la sua venuta costá, per la quale sta prendendo tutti i mezzi che vi necessitano, affine di ossequiare 1’ Eminenza sua di presenza, com’è suo debito.

Ed io, priegandola dell’onore de’ suoi comandi, mi confermo, ecc.

[Napoli, ai primi del 1726].