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voti, che non possono essere che di vera felicitá, poiché sono voti di savio. E, piegandovi che seguitiate ad amarmi e proteggermi, come mi amate e mi proteggete, vi fo umilissima riverenza, ecc.

Napoli, 12 ottobre 1720.

XII

DI ANTON MARIA SALVINK*)

AL MARCHESE RINUCCINI ( 1 2 3 )

Ringrazia per il libro anzidetto.

Mi è giunta la cortesissima di Vostra Signoria illustrissima insieme col prezioso regalo del dottissimo libro del signore de Vico, il quale ho divorato con aviditá grandissima, essendo per tutto ripieno di considerazioni sode e nobili e tessuto con maraviglioso ordine e chiarezza. Ci dá speranza in esso della seconda parte, la quale non ho dubbio che da chi ha avuto il saggio di questa non sia aspettata con impazienza.

Priego Vostra Signoria illustrissima a rappresentare all’autore degnissimo la mia obbligata devozione e portare i miei umili ringraziamenti, accompagnati da un vivo desiderio che ho di servirlo. E, supplicandolo instantissimamente a compartirmi l’onore de’ suoi riveriti comandi, mi rassegno devotamente, ecc.

Firenze, 3 dicembre 1720.

(1) Cuius oppositionibus, quas ad eruditissimum virum Franciscum Vallettam

scrinserat, ut illac ad me permearent, respondi libro 11, parte li [De constantia philologiae], capite xxi, § «Ab bac eadem» et \ «Quapropter» [V.].

(3) Ad illustrissimum tnarchionem Rinuccinum, genere, humanitate et bonarum literarum ac literatorum virorum studio sane commendandum [V.].