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ricorso delle nazioni sopra la natura de’ feudi 149


della Politica poetica delle prime) si è dimostrato, cosí in questo libro (conforme nell’Idea dell’opera avevamo promesso di dimostrare) si è veduto dentro la natura eterna de’ feudi ritrovarsi l’origini de’nuovi reami d’Europa.

1066Ma finalmente, con gli studi aperti nell’universitá d’Italia, insegnandosi le leggi romane comprese ne’ libri di Giustiniano, le quali vi stanno concepute sul diritto naturale delle genti umane, le menti, giá piú spiegate e fattesi piú intelligenti, si diedero a coltivare la giurisprudenza della natural equitá, la qual adegua gl’ignobili co’ nobili in civile ragione, come lo son eguali in natura umana. E appunto come, da che Tiberio Coruncanio cominciò in Roma ad insegnare pubblicamente le leggi, n’incominciò ad uscire l’arcano di mano a’ nobili, e a poco a poco se n’infievolí la potenza; cosí avvenne a’ nobili de’ reami d’Europa, che si erano regolati con governi aristocratici, e si venne alle repubbliche libere e alle perfettissime monarchie.

1067Le quali forme di Stati, perché entrambe portano governi umani, comportevolmente si scambiano l’una con l’altra; ma richiamarsi a Stati aristocratici egli è quasi impossibile in natura civile. Tanto che Dione siragosano, quantunque della real casa, ed aveva cacciato un mostro de’ principi, qual fu Dionigio tiranno, da Siragosa, ed era tanto adorno di belle civili virtú che ’l resero degno dell’amicizia del divino Platone, perché tentò riordinarvi lo stato aristocratico, funne barbaramente ucciso; e i pittagorici (cioè, come sopra abbiamo spiegato, i nobili della Magna Grecia), per lo stesso attentato, furono tutti tagliati a pezzi, e pochi, che s’erano in luoghi forti salvati, furono dalla moltitudine bruciati vivi. Perché gli uomini plebei, una volta che si riconoscono essere d’ugual natura co’ nobili, naturalmente non sopportano di non esser loro uguagliati in civil ragione; lo che consieguono o nelle repubbliche libere o sotto le monarchie. Laonde, nella presente umanitá delle nazioni, le repubbliche aristocratiche, le quali ci sono rimaste pochissime, con mille solecite cure e accorti e saggi provvedimenti, vi tengon, insiem insieme, e in dovere e contenta la moltitudine.