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46 libro primo - sezione prima


VII

[Zoroaste o regno de’ caldei. — Anni del mondo 1756]

59Zoroaste si truova in quest’opera essere stato un carattere poetico di fondatori di popoli in Oriente, onde se ne truovano tanti sparsi per quella gran parte del mondo quanti sono gli Ercoli per l’altra opposta dell’Occidente; e forse gli Ercoli, i quali con l’aspetto degli occidentali osservò Varrone anco in Asia (come il tirio, il fenicio), dovettero agli orientali essere Zoroasti. Ma la boria de’ dotti, i quali ciò ch’essi sanno vogliono che sia antico quanto ch’è il mondo, ne ha fatto un uomo particolare ricolmo d’altissima sapienza riposta e gli ha attaccato gli oracoli della filosofia, i quali non ismaltiscono altro che per vecchia una troppo nuova dottrina, ch’è quella de’ pittagorici e de’ platonici. Ma tal boria de’ dotti non si fermò qui, ché gonfiò piú col fingerne anco la succession delle scuole per le nazioni: che Zoroaste addottrinò Beroso, per la Caldea; Beroso, Mercurio Trimegisto, per l’Egitto; Mercurio Trimegisto, Atlante, per l’Etiopia; Atlante, Orfeo, per la Tracia; e che, finalmente, Orfeo fermò la sua scuola in Grecia. Ma quindi a poco si vedrá quanto furono facili questi lunghi viaggi per le prime nazioni, le quali, per la loro fresca selvaggia origine, dappertutto vivevano sconosciute alle loro medesime confinanti, e non si conobbero tra loro che con l’occasion delle guerre o per cagione de’ traffichi.

60Ma de’ caldei gli stessi filologi, sbalorditi dalle varie volgari tradizioni che ne hanno essi raccolte, non sanno s’eglino fussero stati particolari uomini o intiere famiglie o tutto un popolo o nazione. Le quali dubbiezze tutte si solveranno con questi princípi: che prima furono particolari uomini, dipoi intiere famiglie, appresso tutto un popolo e finalmente una gran nazione, sulla quale si fondò la monarchia dell’Assiria; e ’l loro sapere fu prima in volgare divinitá (con la qual indovinavano l’avvenire dal tragitto delle stelle cadenti la notte) e poi in astrologia giudiziaria, com’a’ latini l’astrologo giudiziario restò detto «chaldaeus».