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42 libro primo - sezione prima


Martini informato, nella sua Christiana expeditione apud Sinas scrive la stampa appo i chinesi essersi truovata non piú che da due secoli innanzi degli europei, e Confucio aver fiorito non piú che cinquecento anni innanzi di Gesú Cristo. E la filosofia confuciana, conforme a’ libri sacerdotali egiziaci, nelle poche cose naturali ella è rozza e goffa, e quasi tutta si rivolge ad una volgar morale, o sia moral comandata a que’ popoli con le leggi.

51Da si fatto ragionamento d’intorno alla vana oppenione ch’avevano della lor antichitá queste gentili nazioni, e sopra tutte gli egizi, doveva cominciare tutto lo scibile gentilesco, tra per sapere con iscienza quest’importante principio: — dove e quando egli ebbe i suoi primi incominciamenti nel mondo, — e per assistere con ragioni anco umane a tutto il credibile cristiano, il quale tutto incomincia da ciò: che ’l primo popolo del mondo fu egli l’ebreo, di cui fu principe Adamo, il quale fu criato dal vero Dio con la criazione del mondo. E [da ciò deriva] che la prima scienza da doversi apparare sia la mitologia, ovvero l’interpetrazion delle favole (perché, come si vedrá, tutte le storie gentilesche hanno favolosi i principi), e che le favole furono le prime storie delle nazioni gentili. E con sí fatto metodo [son da] rinvenire i principi come delle nazioni cosí delle scienze, le quali da esse nazioni son uscite e non altrimente: come per tutta quest’opera sará dimostro ch’alle pubbliche necessitá o utilitá de’ popoli elleno hanno avuto i lor incominciamenti, e poi, con applicarvi la riflessione acuti particolari uomini, si sono perfezionate. E quindi cominciar debbe la storia universale, che tutti i dotti dicono mancare ne’ suoi principi.

52E, per ciò fare, l’antichitá degli egizi in ciò grandemente ci gioverá, che ne serbarono due grandi rottami non meno maravigliosi delle loro piramidi, che sono queste due grandi veritá filologiche. Delle quali una è narrata da Erodoto: ch’essi tutto il tempo del mondo ch’era corso loro dinanzi riducevano a tre etá: la prima degli dèi, la seconda degli eroi e la terza degli uomini. L’altra è che, con corrispondente numero ed