Pagina:Vico, Giambattista – La scienza nuova seconda, Vol. I, 1928 – BEIC 1964037.djvu/40

34 idea dell’opera


che si dá allaSapienza poetica nel libro secondo, dond’è il vero Omero schiarito nel libro terzo. Dalla Discoverta del vero Omero vengono poste in chiaro tutte le cose che compongono questo mondo di nazioni, dalle lor origini progredendo secondo l’ordine col quale al lume del vero Omero n’escono i geroglifici: ch’è il Corso delle nazioni che si ragiona nel libro quarto; — e pervenute finalmente a’ piedi della statua d’Omero, con lo stess’ordine ricominciando, ricorrono: lo che si ragiona nel quinto ed ultimo libro.

42E alla fin fine, per restrignere l’idea dell’opera in una somma brievissima, tutta la figura rappresenta gli tre mondi secondo l’ordine col quale le menti umane della gentilitá da terra si sono al cielo levate. Tutti i geroglifici che si vedono in terra dinotano il mondo delle nazioni, al quale prima di tutt’altra cosa applicarono gli uomini. Il globo ch’è in mezzo rappresenta il mondo della natura, il quale poi osservarono i fisici. I geroglifici che vi sono al di sopra significano il mondo delle menti e di Dio, il quale finalmente contemplarono i metafisici.