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366 libro secondo - sezione undecima - capo primo


sieno i venti cardinali, i quali, nella loro geografia, ritengono i nomi che dovettero certamente avere la prima volta dentro essa Grecia. Talché le giumente di Reso debbono ne’ lidi dell’Oceano (qual or or vedremo detto dapprima ogni mare d’interminato prospetto) essere state ingravidate da Zefiro, vento occidentale di Grecia; e pur ne’ lidi dell’Oceano (nella prima significazione, la quale testé si è detta) devon essere da Zefiro generati i cavalli d’Achille; come le giumente d’Erictonio dic’Enea ad Achille essere state ingravidate da Borea, dal vento settentrionale della Grecia medesima. Questa veritá de’ venti cardinali ci è confermata in un’immensa distesa: che le menti greche, in un’immensa distesa spiegandosi, dal loro monte Olimpo, dove a’ tempi d’Omero se ne stavano i dèi, diedero il nome al cielo stellato, che gli restò.

n743Posti questi principi, alla gran penisola situata nell’oriente di Grecia restò il nome d’Asia minore, poi che ne passò il nome d’«Asia» in quella gran parte orientale del mondo ch’Asia ci restò detta assolutamente. Per lo contrario, essa Grecia, ch’era occidente a riguardo dell’Asia, fu detta «Europa», che Giove, cangiato in toro, rapí: poi il nome d’«Europa» si stese in quest’altro gran continente fin all’oceano occidentale. Dissero «Esperia» la parte occidentale di Grecia, dove entro la quarta parte dell’orizzonte sorge la sera la stella Espero; poi videro l’Italia nel medesimo sito, ma molto maggiore di quella di Grecia, e la chiamaron «Esperia magna»; si stesero finalmente nella Spagna del medesimo sito, e la chiamaron «Esperia ultima ». I greci d’Italia, al contrario, dovettero chiamar «Ionia» la parte a lor riguardo orientale di Grecia oltramare, e restonne il nome, tra l’una e l’altra Grecia, di «mar Ionio»: poi, per la somiglianza del sito delle due Grecie, natia ed asiatica, i greci natii chiamaron «Ionio» la parte a lor riguardo orientale dell’Asia minore. E dalla prima Ionia è ragionevole che fusse in Italia venuto Pittagora da Samo, una dell’isole signoreggiate da Ulisse, non da Samo dell’Ionia seconda.

744Dalla Tracia natia venne Marte, che fu certamente deitá greca; e quindi dovette venir Orfeo, un de’ primi poeti greci teologi.