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canone cronologico 363


quale non ha che fare ov’i sensi non le somministrano i fatti, sembra essersi supplita la storia universale ne’ suoi principi e dell’antichissimo Egitto e dell’Oriente, ch’è dell’Egitto piú antico, e, in esso Oriente, i principi della monarchia degli assiri; la quale finora, senza il precorso di tante e sí varie cagioni, che le dovevano precedere per provenirvi la forma monarchica, ch’è l’ultima delle tre forme de’governi civili, esce sulla storia tutta nata ad un tratto, come nasce, piovendo l’está, una ranocchia.

739In questa guisa la cronologia ella ci vien accertata de’ suoi tempi col progresso de’ costumi e de’ fatti, co’ quali ha dovuto camminare il gener umano. Perché, per una degnitá sopra posta, ella qui ha incominciato la sua dottrina dond’ebbe incominciamento la sua materia: da Χρόνος, Saturno (onde da’ greci fu detto χρόνος il tempo), numeratore degli anni con le raccolte, e da Urania, contemplatrice del cielo, affin di prender gli augúri, e da Zoroaste, contemplatore degli astri per dar gli oracoli dal tragitto delle stelle cadenti (che furon i primi μαθήματα, i primi Θεωρήματα, le prime cose sublimi o divine che contemplarono ed osservaron le nazioni, come si è sopra detto); e poi, col salire Saturno nella settima sfera, indi Urania divenne contemplatrice de’ pianeti e degli astri, e i caldei, con l’agio delle lor immense pianure, divennero astronomi ed astrologhi, col misurarne i lor moti e contemplarne i di lor aspetti, ed immaginarne gl’influssi sopra i corpi che dicono «sublunari» ed anco, vanamente, sopra le libere volontá degli uomini. Alla qual scienza restaron i primi nomi, che l’erano stati dati con tutta propietá: uno di «astronomia» o sia scienza delle leggi degli astri, l’altro di «astrologia» o sia scienza del parlare degli astri, l’uno e l’altro in significato di «divinazione», come da que’ «teoremi» funne detta «teologia» la scienza del parlar degli dèi ne’ lor oracoli, auspíci e augúri. Onde, finalmente, la mattematica scese a misurare la terra, le cui misure non si potevan accertare che da quelle dimostrate del cielo, e la prima e principale sua parte si portò il propio nome, col qual è detta «geometria».