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idea dell’opera


rono in repubbliche aristocratiche, per una certa da essi riputata differenza di superior natura a quella de’ lor plebei; — e finalmente l’etá degli uomini, nella quale tutti si riconobbero esser uguali in natura umana, e perciò vi si celebrarono prima le repubbliche popolari e finalmente le monarchie, le quali entrambe sono forme di governi umani, come poco sopra si è detto.

32Convenevolmente a tali tre sorte di natura e governi, si parlarono tre spezie di lingue, che compongono il vocabolario di questa Scienza: la prima, nel tempo delle famiglie, che gli uomini gentili si erano di fresco ricevuti all’umanitá; la qual si truova essere stata una lingua muta per cenni o corpi ch’avessero naturali rapporti all’idee ch’essi volevan significare; — la seconda si parlò per imprese eroiche, o sia per somiglianze, comparazioni, immagini, metafore e naturali descrizioni, che fanno il maggior corpo della lingua eroica, che si truova essersi parlata nel tempo che regnaron gli eroi; — la terza fu la lingua umana per voci convenute da’ popoli, della quale sono assoluti signori i popoli, propia delle repubbliche popolari e degli Stati monarchici, perché i popoli dieno i sensi alle leggi, a’ quali debbano stare con la plebe anco i nobili; onde, appo tutte le nazioni, portate le leggi in lingue volgari, la scienza delle leggi esce di mano a’ nobili, delle quali, innanzi, come di cosa sagra, appo tutte, si truova che ne conservavano una lingua segreta i nobili, i quali, pur da per tutte, si truova che furono sacerdoti: ch’è la ragion naturale dell’arcano delle leggi appo i patrizi romani, finché vi surse la libertá popolare. Queste sono appunto le tre lingue che pur gli egizi dissero essersi parlate innanzi nel loro mondo, corrispondenti a livello, cosí nel numero come nell’ordine, alle tre etá che nel loro mondo erano corse loro dinanzi: la geroglifica, ovvero sagra o segreta, per atti muti, convenevole alle religioni, alle quali piú importa osservarle che favellarne; — la simbolica, o per somiglianze, qual testé abbiam veduto essere stata l’eroica; — e finalmente la pistolare, o sia volgare, che serviva loro per gli usi volgari della lor vita. Le quali tre lingue si truovano