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292 | libro secondo - sezione quinta - capo secondo |
la lira fu l’unione delle corde o forze de’ padri, onde si compose la forza pubblica, che si dice «imperio civile», che fece cessare finalmente tutte le forze e violenze private. Onde la legge con tutta propietá restò a’ poeti diffinita «lyra regnorum», nella quale s’accordarono i regni famigliari de’ padri, i quali stati erano innanzi scordati, perché tutti soli e divisi tra loro nello stato delle famiglie, come diceva Polifemo ad Ulisse. E la gloriosa storia nel segno di essa lira fu poi con le stelle descritta in cielo, e ’l regno d’Irlanda nell’arme degli re d’Inghilterra ne carica lo scudo d’un’arpa. Ma, appresso, i filosofi ne fecero l’armonia delle sfere, la qual è accordata dal sole; ma Apollo suonò in terra quella la quale, nonché potè, dovett’udire, anzi esso stesso suonare Pittagora, preso per poeta teologo e fondatore di nazione, il quale finora n’è stato d’impostura accusato.
616Le serpi unite nel teschio di Medusa, caricato d’ale nelle tempia, son i domini alti famigliari ch’avevano i padri nello stato delle famiglie, ch’andarono a comporre il dominio eminente civile. E tal teschio fu inchiovato allo scudo di Perseo, ch’è lo stesso del qual è armata Minerva, che tra l’armi, o sia nelle adunanze armate delle prime nazioni, tralle quali truovammo ancor la romana, detta le spaventose pene ch’insassiscono i riguardanti. Una delle quali serpi sopra dicemmo essere stato Dragone, il quale fu detto scriver le leggi col sangue, perché se n’era armata quell’Atene (qual si disse Minerva Ἀθηνᾶ) nel tempo ch’era occupata dagli ottimati, come pur sopra si è detto. E ’l dragone appo i chinesi, i quali ancora scrivono per geroglifici, egli, com’anco sopra si è veduto, è l’insegna dell’imperio civile.
617I fasci romani sono i litui de’ padri nello stato delle famiglie. Una qual si fatta verga in mano d’uno di essi Omero con peso di parole chiama «scettro», ed esso padre appella «re», nello scudo ch’egli descrive d’Achille, nel quale si contiene la storia del mondo; e in tal luogo è fissata l’epoca delle famiglie innanzi a quella delle cittá, come appresso sará pienamente spiegato. Perché, con tali litui presi gli auspíci che le