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290 libro secondo - sezione quinta - capo secondo


di bifolchi e pastori, rispondendo di voler prender in moglie quella che nella sua padria gli darebbe Peleo, suo padre. Insomma, i plebei eran «ospiti» delle cittá eroiche, contro i quali udimmo piú volte Aristotile che «gli eroi giuravano d’esser eterni nimici». Questa stessa divisione ci è dimostrata con quelli estremi di «civis» e «peregrinus», preso il «peregrino» con la sua natia propietá d’«uomo che divaga per la campagna», detta «ager» in significazione di «territorio» o «distretto» (come «ager neapolitanus», «ager nolanus»), detto cosí quasi «peragrinus», perocché gli stranieri che viaggiano per lo mondo non divagano por gli campi, ma tengon dritto per le vie pubbliche.

612Tali origini ragionate degli ospiti eroici dánno un gran lume alla storia greca ove narra de’ sami, sibariti, trezeni, anfiboliti, calcidoni, gnidi e scii, che dagli stranieri vi furono cangiate le repubbliche da aristocratiche in popolari; e dánno l’ultimo lustro a ciò ch’abbiamo pubblicato molti anni fa con le stampe, ne’ Principi del Diritto universale, d’intorno alla favola delle leggi delle XII Tavole venute da Atene in Roma; ch’è un de’ due luoghi per gli quali stimiamo non esser inutile affatto quell’opera. Ché nel capo De forti sanate nexo soluto, che noi pruovammo essere stato il subbietto di tutta quella contesa, per ciò che vi han detto i latini filologi che ’l «forte sanate» era lo straniero ridutto all’ubbidienza, ella fu la plebe romana, la quale si era rivoltata perché non poteva da’ nobili riportar il dominio certo de’ campi; che certo non poteva durare, se non ne fusse stata fissa eternalmente la legge in una pubblica tavola, con la quale determinatosi il gius incerto, manifestatosi il gius nascosto, fusse legata a’ nobili la mano regia di ripigliarglisi: ch’è ’l vero di ciò che ne racconta Pomponio. Per lo che fece tanti romori che fu bisogno criare i decemviri, i quali diedero altra forma allo Stato e ridussero la plebe sollevata all’ubbidienza, con dichiararla, con questo capo, prosciolta dal nodo vero del dominio bonitario, per lo quale erano stati «glebae addicti» o «adscriptitii» o «censiti» del censo di Servio Tullio, come sopra si è dimostrato, e restasse obbligata col