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principi eterni de’ feudi | 287 |
curio de’ greci, toltane la serpe, è l’aquila sullo scettro degli egizi, de’ toscani, romani e, per ultimo, degl’inghilesi, che sopra abbiam detto. La qual da’ greci si chiamò κηρύκειον, perché portò tal legge agraria a’ famoli degli eroi, i quali da Omero sono κήρυκες; appellati; portò l’agraria di Servio Tullio, con la quale ordinò il censo, per lo quale i contadini con tal qualitá dalle leggi romane sono detti «censiti»; portò in queste serpi il dominio bonitario de’ campi, per lo quale da ὠφέλεια (che viene da ὄφις, «serpe») fu detto il terratico, il quale, come sopra abbiam dimostrato, da’ plebei si pagava agli eroi; portò finalmente il famoso nodo erculeo, per lo quale gli uomini pagavano agli eroi la decima d’Ercole, e i romani debitori plebei fin alla legge petelia furono «nessi» o vassalli ligi de’ nobili: delle quali cose tutte abbiamo appresso molto da ragionare.
605Quindi ha a dirsi che questo Mercurio de’ greci fu il Theut o Mercurio che dá le leggi agli egizi, significato nel geroglifico dello Cnefo: descritto serpente, per dinotare la terra colta; col capo di sparviere o d’aquila, come gli sparvieri di Romolo poi divennero l’aquile de’ romani, con che intendevano gli auspíci eroici; stretto da un cinto, segno del nodo erculeo; con in mano uno scettro, che voleva dire il regno de’ sacerdoti egizi; con un cappello pur alato, che additava il loro alto dominio de’ fondi; e alfin con un uovo in bocca, che dava ad intendere l’orbe egiziaco, se non è forse il pomo d’oro, che sopra abbiamo dimostrato significare il dominio alto ch’i sacerdoti avevano delle terre d’Egitto. Dentro il qual geroglifico Maneto ficcò la generazione dell’universo mondano; e giunse tanto ad impazzare la boria de’ dotti, ch’Atanagio Kirchero nell’Obelisco panfilio dice significare la santissima Trinitá.
606Qui incominciarono i primi commerzi nel mondo, ond’ebbe il nome esso Mercurio, e poi funne tenuto dio delle mercatanzie; come da questa prima imbasciata fu lo stesso creduto dio degli ambasciadori, e, con veritá di sensi, fu detto dagli dèi (che noi sopra truovammo essersi appellati gli eroi delle prime cittá) esser mandato agli uomini (qual’Ottomano avverte con maraviglia essersi detti dalla ricorsa barbarie i vassalli); e le