Pagina:Vico, Giambattista – La scienza nuova seconda, Vol. I, 1928 – BEIC 1964037.djvu/260

254 libro secondo - sezione quarta - capo secondo


troppo aperti motivi d’intenderlo, narrando la morte di Miseno tralle solennitá prescritte dalla Sibilla ad Enea, delle quali una era che gli bisognava innanzi seppellire Miseno per poter poi discendere nell’inferno; e apertamente dice che la Sibilla gliene aveva predetto la morte.

559Talché questi erano soci delle sole fatighe, ma non giá degli acquisti e molto meno della gloria, della quale rifulgevano solamente gli eroi, che se ne dicevano κλειτοί ovvero «chiari» da’ greci, e «inclyti» da’ latini (quali restarono le provincie dette «socie» da’romani); ed Esopo se ne lamenta nella favola della societá leonina, come si è sopra detto. Perché certamente degli antichi Germani, i quali ci permettono fare una necessaria congettura di tutti gli altri popoli barbari, Tacito narra che di tali famoli o clienti o vassalli, quello: «suum principem defendere et tueri, sua quoque fortia facta gloriae eius adsignare, praecipuum iuramentum est»; ch’è una delle propietá piú risentite de’ nostri feudi. E quindi, e non altronde, dee essere provenuto che sotto la «persona» o «capo» (che, come vedremo appresso, significarono la stessa cosa che «maschera») e sotto il «nome» (ch’ora si direbbe «insegna») d’un padre di famiglia romano si contenevano, in ragione, tutti i figliuoli e tutti gli schiavi; e ne restò a’ romani dirsi «clypea» i mezzi busti, che rappresentavano l’immagini degli antenati, riposte ne’ tondi incavati dentro i pareti de’ lor cortili, e, con troppa acconcezza alle cose che qui si dicono dell’origini delle medaglie, dalla novella architettura si dicono «medaglioni». Talché dovette con veritá dirsi, ne’ tempi eroici cosí de’ greci, qual Omero il racconta, Aiace «torre de’ greci», che, solo, combatte con intere battaglie troiane; come de’ latini, ch’Orazio, solo, sul ponte sostiene un esercito di toscani: cioè Aiace, Orazio co’ lor vassalli. Appunto come nella storia barbara ritornata quaranta normanni eroi, i quali ritornavano da Terrasanta, discacciano un esercito di saraceni, che tenevano assediato Salerno. Onde bisogna dire che da queste prime antichissime protezioni, le quali gli eroi presero de’ rifuggiti alle loro terre, dovettero incominciar i feudi nel mondo, prima