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214 | libro secondo - sezione seconda - capo settimo |
il buono Menenio Agrippa ridusse la plebe romana sollevata
all’ubbidienza); e tuttavia uno di sí fatti esempli, e molto piú
un esemplo vero, persuade il volgo ignorante assai meglio
ch’ogni invitto raziocinio per massime. Appresso venne Socrate
e introdusse la dialettica, con l’induzione di piú cose certe
ch’abbian rapporto alla cosa dubbia della quale si quistiona.
Le medicine, per l’induzione dell’osservazioni, innanzi di Socrate
avevano dato Ippocrate, principe di tutti i medici cosí
per valore come per tempo, che meritò l’immortal elogio: «'Nec
fallit quenquam, nec falsus ab ullo est». Le mattematiche, per
la via unitiva detta «sintetica», avevan a’ tempi di Platone
fatto i loro maggiori progressi nella scuola italiana di Pittagora,
come si può veder dal Timeo. Sicché, per questa via unitiva,
a’ tempi di Socrate e di Platone sfolgorava Atene di tutte l’arti
nelle quali può esser ammirato l’umano ingegno, cosí di poesia,
d’eloquenza, di storia, come di musica, di fonderia, di pittura,
di scoltura, d’architettura. Poi vennero Aristotile, che ’nsegnò
il sillogismo, il qual è un metodo che piú tosto spiega gli universali
ne’ loro particolari che unisce particolari per raccogliere
universali; e Zenone col sorite, il quale risponde al metodo
de’moderni filosofanti, ch’assottiglia, non aguzza, gl’ingegni:
e non fruttarono alcuna cosa piú di rimarco a pro del gener
umano. Onde a gran ragione il Verulamio, gran filosofo egualmente
e politico, propone, commenda ed illustra l’induzione
nel suo Organo; ed è seguito tuttavia dagl’inghilesi con gran
frutto della sperimentale filosofia.
500Da questa storia d’umane idee si convincono ad evidenza del loro comun errore tutti coloro i quali, occupati dalla falsa comune oppenione della somma sapienza ch’ebber gli antichi, han creduto Minosse, primo legislator delle genti, Teseo agli ateniesi, Ligurgo agli spartani, Romolo ed altri romani re aver ordinato leggi universali. Perché l’antichissime leggi si osservano concepute comandando o vietando ad un solo, le