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caratteri poetici delle prime nazioni 175


di Sallustio appo sant’Agostino nella Cittá di Dio, finché la legge porzia allontanò le verghe dalle spalle romane.

426Tali avvisi, adunque, utili al viver civile libero, dovetter esser sensi che nudrivano le plebi dell’eroiche cittá, dettati dalla ragion naturale. De’ quali plebei per tal aspetto ne fu fatto carattere poetico Esopo, al quale poi furon attaccate le favole d’intorno alla morale filosofia; e ne fu fatto Esopo il primo morale filosofo nella stessa guisa che Solone fu fatto sappiente, ch’ordinò con le leggi la repubblica libera ateniese. E perch’Esopo diede tali avvisi per favole, fu fatto prevenire a Solone che gli diede per massime. Tali favole si dovettero prima concepire in versi eroici, come poi v’ha tradizione che furono concepute in versi giambici (co’ quali noi qui appresso truoveremo aver parlato le genti greche), in mezzo il verso eroico e la prosa, nella quale finalmente scritte ci sono giunte.

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427In cotal guisa a’ primi autori della sapienza volgare furono rapportati i ritruovati appresso della sapienza riposta; e i Zoroasti in Oriente, i Trimegisti in Egitto, gli Orfei in Grecia, i Pittagori nell’Italia, di legislatori prima, furono poi finalmente creduti filosofi, come Confucio oggi lo è nella China. Perché certamente i pittagorici nella Magna Grecia, come dentro si mostrerá, si dissero in significato di «nobili», che, avendo attentato di ridurre tutte le loro repubbliche da popolari in aristocratiche, tutti furono spenti. E ’l Carme aureo di Pittagora sopra si è dimostrato esser un’impostura, come gli Oracoli di Zoroaste, il Pimandro del Trimegisto, gli Orfici o i versi d’Orfeo; né di Pittagora ad essi antichi venne scritto alcuno libro d’intorno a filosofia, e Filolao fu il primo pittagorico il qual ne scrisse, all’osservare dello Scheffero, De philosophia italica.