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v. gli esemplari postillati e le «notae» 791


Per un certo tempo furono sufficienti allo scopo i margini dei due volumi a stampa: per il primo, giá abbastanza lontano dal Vico e a lui men caro, quelli, piú angusti, d’un esemplare in carta comune; per il secondo, pel quale giunte e correzioni non potevano non essere potenziate, quelli, amplissimi, d’un esemplare in carta distinta. Che anzi, sin dal bel principio, il Vico, sempre che gli capitasse di donare il libro a studiosi di riguardo, riprese a fare ciò che aveva fatto pel passato nei rispetti del De studiorum ratione, del De antiquissima e delle Risposte1 ossia trasferire nell’esemplare donato le postille marginali giá segnate in quello serbato per suo uso, e magari aggiungervene altre (che, a loro volta, trascriveva nel proprio). Cosí appare giá dall’esemplare posseduto dalla Casanatense di Roina2, alla quale, e, per essa, al suo prefetto fra Tommaso Maria Minorelli, pervenne nella prima quindicina del settembre 1721 per dono dell’autore3. Cosí è apparso da qualche altro esemplare, indicato, in questi ultimi anni, nei cataloghi di librerie antiquarie4. E cosí certamente apparirá il giorno che verranno eventualmente fuori i due esemplari inviati rispettivamente a Roma al dotto archeologo napoletano, nonché zio d’un discepolo del Vico, Biagio Garofalo (settembre 1721) 5, e ad Amsterdam a Giovanni Ledere (febbraio 1722)6.

Ben presto, per altro, non bastando piú i margini, bisognò ricorrere a fogli manoscritti o incollati ai margini o intercalati: quei fogli, appunto, che s’incontrano di quando in quando nel magnifico esemplare postillato, che, pel tramite dell’anzidetto abate Garofalo — a cui frequenti gite a Vienna avevano procurato qualche dimestichezza coi personaggi piú cospicui della corte di Carlo VI — fu inviato, due o tre mesi prima del 25 lu-

  1. Cfr. la Nota bibliografica al primo volume della presente raccolta delle Opere.
  2. Reca la segnatura H. XIII. 13.
  3. Carteggio, pp. 171-2, 176, 283.
  4. Croce, Quarto supplemento alla «Bibliografia vichiana» (Napoli, 1927), pp. 6-7.
  5. Cfr. F. Nicolini, Una lettera semi-inedita a Giambattista Vico (Napoli, 1935) e Due lettere inedite di Giambattista Vico al principe Eugenio di Savoia (Napoli, 1937): opuscoli estratti dall’Archivio storico per le provincie napoletane (voll. LX e LXII).
  6. Si veda sopra p. 776.