Pagina:Viaggio Da Milano Ai Tre Laghi.djvu/225


Dungo, Gravedona. 209

bardia se non dando a lui e a′suoi discendenti, oltre la somma di 35000 zecchini, prima Lecco, indi la terra di Melegnano, castello posto fra Milano e Lodi, in vece di quanto tenea sul Lario. A Musso è la cava di marmo bianco che somministrò i sassi all′edificazione del duomo di Como. Presso Musso corre il torrente Carlazzo.

Quando sia giunto a Dungo, di là non lontano potrà il naturalista salire il monte sino alle miniere di ferro che ivi scavansi. Quivi sono i filoni di ferro spatico, che all′ovest unisconsi a quei di Valcavargna, e prosieguono all′est per la Valsassina superiore, come dicemmo. Il ferro è di buona qualità, ma sarebbe migliore se non fosse misto a rame; e da questo trarrebbesi maggior vantaggio se fosse più abbondante. Più presso Dungo sono i forni e le fucine in cui tal ferro si fonde e lavorasi. La fusione del rame non fassi che ad ogni triennio. Ivi pur trovasi dello scisto micaceo alluminoso. Leggesi nelle carte autentiche di que′tempi, or esistenti nell′archivio Trivulzi, che Giacomo Antonio di Desio non solo trovò que′filoni metallici nel secolo sv, ma ritrovò pure lì presso de′massi di rubini e di smeraldi da farne tavole e colonne, che si obbligò di vendere al duca di Milano Filippo Maria Visconti, ad un determinato prezzo. Poichè di tali gemme non

Amoretti 14