Pagina:Viaggio Da Milano Ai Tre Laghi.djvu/213


Miniere, gemme. 197

cunicoli e gl’indizj delle miniere di piombo sopra Argegno, nel monte che sta sopra Varena, a Pra san Pietro, a Cortabbio, e a Bindo in Valsassina sino al Sasso del rotto; e quindi venendo al sud per tutto il tratto della Valsassina sin presso Ballabio, e lungo il ramo di Lecco fin presso Mandello. Indizj di rame, oltre quello di Dungo, ha trovati a Domenza sul Legnone, e di vetriolo di rame presso Canzo in Vallassina.

Miniere particolari d’oro e d’argento nativo non n’abbiamo: ma del primo se n’è trovato nella pirite, e del secondo nel piombo. Alcuni hanno riputati miniera di stagno certi bei granati di Valsassina. Questi granati che frequenti sono ne’ nostri monti, una specie di falso topazio di cui ve n’ha uno strato sopra Sorico, e le tormaline che trovansi a Sasso acuto sopra Gravedona, e in molti altri luoghi, sono le sole gemme che abbiamo in questi contorni. Minozzi1 attribuisce ai monti comaschi anche i rubini e i carbonchi. Dell’adularia e del cristallo di rocca parlammo 2, e a luoghi proprj indicherannosi i bitumi, le lignite e le torbe.

Qualche cosa giova pur dire, a fin di evitare le ripetizioni, del metodo generale di coltivazione che qui tiensi. Questi montanari

  1. Delizie del Lario. Como, 1638
  2. Pagina 122.