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(XX.)


A SUA ECCELLENZA IL SIG.

ANTONIO RAMBALDO

DEL S.R.I. CO: DI COLLALTO


Nelle nozze della Sig. CONTESSA D. GIULIANA

sua Figlia.


G
Enio, ch’ami le cetre, e le ghirlande,

E i Nuziali riti, e l’alme faci,
     Che il buon Figliuol d’Urania in Cielo alluma,
     Scorgimi in Pindo, e dove lungo un fonte
     5Diletto a Citerea giovane Mirto
     L’aure d’odor cosperge, e d’ombra il suolo.
     Siediti meco, e meditiamo un canto,
     Che le Contrade de la bella Parma
     Di nova, o dolce maraviglia ingombri.
     10Non osa, ove tu sei, l’aspra fatica
     Mostrar l’ingrato volto. Ovunque vai,
     Te de gl’ingegni, Te signor de l’arti
     Seguono il facil’ estro, e l’aurea copia,
     E il favellar, che splendido s’avvolge
     15Tra le felici immagini del vero.
     Tu me nascente in riva al Mar di Giano,
     Tu me guardasti con sereno ciglio:


Sen-