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Offrire a i Grandi, e di pietà compunte,
E di terror lafciar lor alme, e farti
Sola del vero imitatrice efperta.
Per Te, fe a Te crcdiam, folo la grave
Tragica di parlar colta maniera
Apprefero gli Eroi: per Te Natura
Vide, e ammirò far quafi feoruo al vero
Caratteri, e colhmii ; e per te fola
Splendide, ed atte ad ifvelar gl’interni
Diverfi affetti fi afcoltar fentenze.
Ne a Grecia tutta, nè a l’Italia è dato,
Giudice Te, di pareggiar tua polla.
Tu però, qual più vuoi te fteffa fingi
Sola ne l’arte, e a te medefma piaci.
Noi, che l’Italo Ciet-nulla produffe
Da quei diverfi, che non men con l’armi*
Che cogl’ ingegni dominaro il Mondo,
Te del tuo vanto lafcierem contenta.
Stan de’Tragici noftri in Pindo accolte
Co i miglior d’ Argo l’ombre augulle, e grav
E ragionan di Te, che mentre in molli
Amori guidi ad ifnervar l’audera
Tragedia, e.in tuoi concetti alcun non ferbi