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ex XI. )
Moftri Gallia, fc può, d’ eterna fama
Cinti i Torquati fuoi. Qual è fra i Cigni,
Che a rfuoi fonti Pimplei pòfer lor nido,
Che il tuo divin Poeta, il tuo divino
Italo Omero, alma Ferrara, aggiunga?
-Ben furo arditi a i duo fovrani Ingegni
Vive ftclle d’ Italia, invida nebbia
Sparger di rea calunnia, o Francia, i tuoi
Scrittor, che di lor opra eterna avranno
Vergogna, e feorno; e qual di loro intefe
L’Italico Idioma, e in un fuoi pregi,
E il penfar retto, e i buon colori , a cui
S’ornar coftumi, e prefer lume, e forza
Ben imitati affetti ? O fempre illuftrc
Penna de 1’ Orli noftro, è tuo gran vanto
Se allor le carte, onde d’ Italia il nome
Di Poetica luce arde, e lampeggia,
A quella, e a quante fono età più lungi
Famofc carte in Elicon ferbate
Fra l’odorato Cedro, e fra fpiranti
Fragranza eterna almi Callalii fiori
Nò non andaro Ragion lunga inulte.

•E fe d’ Epico Carme è r.ollro il Regno