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vinzione quale sia la strada della verità.

La Legge Agrariade’ Romani, l’anno giubilaico degl’Israeliti, varie leggi di Licurgo, e d’altri antichi legislatori, avevano, come sappiamo, per oggetto la uniformità delle fortune. Questa uniformità esattamente osservata toglierebbe l’emulazione, e sarebbe in guisa che nessuno avendo lo stimolo del bisogno, tutto languirebbe, e si accosterebbe la società allo stato isolato e selvaggio; la consumazione avrebbe per oggetto le sole produzioni interne, e quest’annua riproduzione non eccederebbe il minimo limite degl’interni bisogni.

Nella troppa disuguaglianza delle fortune, egualmente che nella perfetta eguaglianza, l’annua riproduzione si restringe al puro necessario, e l’industria s’annienta, poichè il popolo cade nel letargo; sia ch’ei disperi una vita migliore, sia che non tema una vita peggiore.

Una nazione che sia di mezzo a questi due estremi, cioè, dove nè la plebe sia fra i ceppi d’una squallida povertà, nè sia tolta la speranza d’ingrandire e migliorar di fortuna, quella è in istato di ricevere le più felici impressioni che la spingano al


bene,