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si cambierà in estate con tre pecore, e in autunno vi vorranno quattro pecore per l’istesso moggio di grano, in quella nazione, dico, sarà contrattato il grano a maggior prezzo in autunno, e le pecore saranno contrattate a maggior prezzo nell’estate. Prima dell’invenzione del denaro non potevano aversi le idee di compratore, e di venditore, ma soltanto di proponente, e di aderente al cambio. Dopo l’introduzione del denaro ebbe il nome di compratore colui che cerca di cambiare la merce universale con un’altra merce, e colui che cerca di cambiare una cosa qualunque colla merce universale si chiamò venditore.

Presso di noi che abbiam l’uso della merce universale, la parola prezzo significa la quantità della merce universale che si dà per un’altra merce. Ciò accade, perchè gli uomini generalmente non s’accorgono che il prezzo della merce universale medesima è variabile, e le universali esclamazioni dei popoli si restringono a lagnarsi del prezzo generalmente incarito di tutt’i generi, senza travedere che querele sì fatte rese universali come sono, provano appunto la diminuzione del prezzo della merce universale.

Il prezzo comune è quello, in cui il com-


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