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ni formano il principale oggetto dell’Economia Politica. Le Manifatture non si fanno per riproduzione. Una libbra di seta in velluto vale venti volte più d’una libbra di Bozzoli, o di Gallette. Questa materia non è riprodotta, anzi diminuisce, perchè per fare una libbra di Velluto ci vorrà in Bozzoli un peso tredici volte circa maggiore, e di queste molta parte se ne consuma. Meno è riprodotto il valore; mentre non è questo che un risarcimento delle spese fatte nell’allimentare quelle tante persone, che sono state impiegate nei moltiplici lavori necessarj per ridurre il Bozzolo in Velluto, e la compensa dell’interesse del Danaro, e del risico di chi ha dato tali alimenti: sicchè il valore delle manifatture è una vera rappresentazione degli alimenti, e della consumazione degli Operaj. Per conseguenza senza adulterare l’idea che mi dà la parola riproduzione, io direi che essa non mi rappresenta altro che unire, e moltiplicare; ma non mai accostare, e separare. Accosto una pietra all’altra formo una Casa. In buona fisica non si dice è riprodotta una Casa: ma se da due corpi ne nasce un terzo, o se da un grano di Frumento ne nascon cento, io dirò esservi riproduzione, altrimenti le operazioni dell’Aritmetica di sommare, sottrarre, moltiplicare, dividere, saran confuse.

La consumazione pertanto è relativa alla riproduzione, sì ne’ generi, che negli uomini, e negli animali, e i tre stati di equilibrio, di aumento, o di deperimento, sono ben naturali.


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