Pagina:Verri - Meditazioni sulla economia politica, 1771.pdf/237


233

mente giovevole, ovvero quali effetti produrebbe? Se questo accordo fra le potenze d’Europa fosse sperabile, è molto facile il prevedere quali ne sarebbero le conseguenze; cioè le medesime che nascono in uno Stato, togliendogli i tributi sulla interna circolazione. Si accosterebbero le nazioni fra di loro; si moltiplicherebbero i contratti; l’industria generalmente, e l’annua riproduzione si rianimerebbero per tutta l’Europa; gli uomini goderebbero di comodi maggiori: ma la potenza degli Stati, cioè la relazione che ha uno Stato coll’altro resterebbe la medesima. Se fosse sperabile un accordo così fortunato (nel tempo, in cui nemmen si è fatta una convenzione per ridurre i pesi e le misure all’uniformità generale, il che pure non porterebbe sacrifizio alcuno o dispendio a farsi) nessun uomo vi sarebbe, che volesse contraddire a una idea tanto provida e umana, che tenderebbe ad accrescere il numero de’ nostri simili, e ad aumentare gli agj della vita sopra di ciascuno. Ma sin tanto che gli altri Stati impongono tributo sulle merci, e che si sforzano di allonta­nare le nostre dal consumarsi entro i loro confini, necessità vuole, che noi pure


ren-