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tariffa dovrebbe secondar l’uso della negoziazione, e tassare su quella misura, sulla quale si fanno comunemente i contratti. A stima di valore si dovrebbero tassare quelle merci che nella contrattazione nè si pesano, nè si misurano; poichè in quel genere di merci vi è somma differenza nel valor capitale anche fra due cose che avranno lo stesso nome. Ogni trasporto interno dovrebbe poi esser libero pienamente, e il tributo dovrebbe esser uniforme in ogni parte dello Stato sulla merce medesima. Così la totalità del tributo sarebbe portata da tutti i fondi stabili, e da tutte le merci cadenti nel Commercio esterno; dal che verrebbero i commercianti a sollevare in parte i pesi dell’agricoltura; si lascierebbero neutrali i possessori della merce universale d’impiegarla in aumento dell’annua riproduzione, o nell’agricoltura, o nelle manifatture; e si sarebbe posto il censo su tutti i possessori censibili.

È stato proposto il quesito, se qualora tutte le nazioni si accordassero ad abolire il tributo sulle merci, cosicchè liberamente e senza verun carico ogni merce potesse entrare o uscire in uno Stato, se, dico, questa operazione sarebbe universal-


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