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Annotazioni.

Non basta che nella distribuzione del Tributo si scielga il modo meno dispendioso, più semplice e più sicuro, e non bastano per dispensarne una classe di Cittadini le difficoltà che si possono incontrare nel volergliela sottoporre. L’equità e la giustizia esigono in oltre, che quello si faccia colla possibile proporzione, che ogni classe di persone senza distinzione concorra a sostenere i pesi della Società; e perciò le terre, le derrate, e le persone costituiscono generalmente il fondo censibile di una Nazione. L’essenziale, ed il difficile sta nella scielta dei mezzi, nel combinare il riparto, che più convenga alla situazione di un Paese, e nel determinare la porzione, che possa esser sopportata da ciascuna classe di contribuenti. Questi riflessi m’inducono a credere, che sia molto difficile di fare un buon libro d’Economia politica, che possa dirsi Cosmopolita. I migliori che si abbiano su questa materia sono nazionali. Tutto è relativo, e quegli Autori, che vollero di soverchio generalizzare, urtarono nel metafisico, ed introdussero lo spirito di sistema, e di partito in una scienza che ne sembrava meno suscettibile d’ogni altra.



XXXIII.