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se il valore non sarà ricchezza fisica, diventerà un giuoco la distribuzione; e in una nazione vivace non sarà osservata con quella serietà atta ad eccitare l’emulazione. Finalmente ogni coltura che non trovi il premio intrinseco del guadagno nella vendita, sarà sempre una riproduzione efimera, e di pochissima utilità. Io non dico, che in alcun caso il premio proposto non possa essere di bene; dico soltanto, che questi sono il vero lusso della legislazione, a cui non è permesso il pensare, fino a tanto ch’ella in ogni sua parte non sia esattamente modellata e conforme alla società, per cui è fatta.

Si è detto, che il legislatore cercherà adunque di promovere più una coltura che l’altra; e riducendo ad una teoria sola qual coltura debbasi preferire, dirò: quella che più costantemente accresce il valore dell’annua riproduzione. Un ministro politico non sarà mai di altro sollecito, nè si curerà se sia variata o no la coltura; se molte materie prime delle arti si producono; se cresca sul suolo, quanto serve ai comodi della vita; poichè ciò si livella da sè; ogni cosa ricercata ha prezzo, e tanto maggiore, quanto è il numero delle ricerche;


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