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non sono però di lor natura incompatibili; che anzi ogni riproduttore debb’essere consumatore per necessità di tutta la porzione destinata alla sua sussistenza; lo stesso dico del mediatore. Il consumatore sembra a primo aspetto un peso inutile dello Stato, essendo che se dalla nazione uscisse tutta la massa dei meri consumatori, altro effetto pare che non potrebbe accadere, se non di vedersi accresciuta l’annua esportazione di tanto quanto corrisponde alla consumazione interna diminuita; dal che ne verrebbe l’utile allo Stato di aver accresciuta la massa circolante.

Ma in politica bisogna diffidarsi delle conseguenze che si deducono al primo aspetto degli oggetti. I consumatori sono in gran parte proprietarj dei fondi; la loro vita svogliata e passiva è in continuo bisogno d’essere solleticata colla soddisfazione di variati piaceri: sono in un bisogno perenne di aver denaro, debbono adunque indirettamente cooperare all’annua riproduzione delle terre; debbono raffinare e immaginare i metodi per accrescere l’annua riproduzione dei fondi; debbono servire d’uno sprone continuo al coltivatore, mancando il quale languirebbe di molto l’agri-


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