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da cui escono le spinte all’industria della campagna, la quale nelle terre non può riscuotersi da se medesima, perchè pochi sono i bisogni, e poca la circolazione fra gli uomini. Una gran massa d’uomini ammucchiata deve diffondere nella sfera delle terre che l’attorniano l’attività per ritraerne le proprie consumazioni. I comodi della vita nelle popolose città impiegano un gran numero d’artefici; si raffinano le arti, si riducono a perfezione le più difficili manifatture. Che se la popolazione medesima si distribuisse per la campagna, e che nessuna città molto popolata vi fosse, non v’ha dubbio, che la circolazione e l’industria sarebbero minori, e conseguentemente minore l’annua riproduzione. Ognuno sa che maggiori spese si fanno nelle città, di quelle che si facciano vivendo nella campagna, e sa ognuno, e lo prova, che vivendo nelle città più grandi maggior numero di compre dovrà fare che non nelle città piccole. Dunque la popolazione medesima diradata avrà minore circolazione assai, condensata ne avrà assai maggiore, e la riproduzione annua crescendo col numero delle compre, cioè coll’accrescersi della circolazione, la riproduzione an-


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