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catante abbia guadagnato, o perduto nel giro annuo del suo Negozio. Però molto inesperto in questo genere d’affari sarebbe chi si fidasse soltanto di simile operazione, e poi francamente decidesse, che la tale, o tal altra Nazione guadagna, o perde una tale somma di danaro precisamente. Ci vuole però il secondo Bilancio Economico, che dimostri la quantità delle materie prime entrate ed uscite, e le Manifatture corrispondenti.

Siccome però l’oggetto principale di tali operazioni deve consistere nel contemplare in grande, e non in dettaglio l’economia delle Nazioni; così ancorchè ci siano difetti, ed errori nella formazione di tal lavoro, purchè questi per ogni anno siano costanti, si troverà sempre nel confronto successivo degli anni una verità incontrastabile, per mezzo di cui si riconoscerà lo stato di decadenza, o d’aumento del commercio, che si ricerca. Questo si chiamerà Bilancio Comparativo. Non si sa cosa l’Autore voglia dire attaccando il metodo di distinguer il Bilancio per Provincie; si sa però, che si sono veduti de’ Bilanci stampati, i quali se non hanno discreditato la Nazione, perchè i fatti veri trionfano sulle illusioni di mente, hanno onorato poco l’Autore, che gli ha formati.




§ XX.