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Annotazioni.

Di quest’annua ec. Di non facile intelligenza sono alcune preliminari proposizioni di quest’Articolo. Le importazioni e le esportazioni debbono sempre pareggiarsi presso d’ogni Nazione, e il valore di tutte le merci entrate necessariamente deve uguagliare il valore di tutte le merci uscite dopo certo periodo. Dal principio della contrattazione in Europa fino al giorno presente può contarsi un periodo assai lungo. Dunque a quest’ora ogni Paese dovrebbe essere in equilibrio: e se non lo è a quest’ora, è disperato, che non lo sia più. Certo è però che se l’industria non fosse suscettibile d’aumento, e di deperimento, e se i sistemi politici, fisici, ed economici di un Paese fossero sempre invariabili, questo periodo d’equilibrio si troverebbe. Noi non seguiremo l’Autore ne’ suoi propositi, perchè ci è ignoto lo scopo ch’egli ha avuto di mira, e per cui sembra essersi affaticato di troppo. Riducendo noi a Canoni quest’argomento, diremo altro esser il Bilancio Aritmetico, ed altro il Bilancio Economico. Il primo consiste nel calcolare, o bene, o male che riesca (giacchè nessun pretende in questo fatto una geometrica precisione) ciò che da un Paese è uscito, e ciò ch’è entrato; e confrontati i valori, si vede ove siavi l’eccesso; e questo è il Bilancio di Cassa di un Mercante, che dimostra bene ciò ch’è uscito, ed entrato; ma non prova se il Mer-


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